lunedì 26 agosto 2013

La magia dei templi di Paestum

Paestum fu fondata dai Greci intorno al 600 a.C. Inizialmente, la città venne chiamata Poseidonia in onore di Poseidone (dio del mare). Nel 273 a.C. divenne una colonia romana con il nome latino di Paestum. La caduta dell'Impero Romano portò alla conseguente rovina di Paestum. A causa della diffusione delle epidemie e delle violente razzie dei saraceni, la città fu abbandonata dalla popolazione. La riscoperta di Paestum avvenne solamente nel 1752, vale a dire quando iniziarono i lavori per la costruzione della strada moderna. 
Oggi la città di Paestum rappresenta un sito archeologico di straordinaria bellezza. I suoi templi sono tra i monumenti meglio conservati della Magna Grecia
Paestum può essere suddivisa in due parti ben distinte: da un lato, abbiamo il suggestivo scenario dei templi; dall'altro lato, a circa due Km. di distanza, troviamo comode spiagge di fine sabbia e strutture ricettive di altissimo livello. Infatti, la città può essere considerata come il punto di partenza della costa cilentana.
Paestum rappresenta il connubio perfetto tra antico e moderno. 

LA ZONA ARCHEOLOGICA
Nelle antiche città greche gli edifici e i templi si elevavano su un'altura chiamata acropolis, vale a dire città alta. Data la natura pianeggiante del territorio scelto dai Greci per la fondazione della città, fu necessaria la costruzione di due muri che servivano ad isolare i santuari dal resto della città.

LE MURA
Le mura (V secolo a.C.) erano alte 15 metri con uno spessore che varia da 5 a 7 metri. All'esterno, erano circondate da un profondo fossato. Le mura erano interrotte da 24 torri (rotonde oppure quadrate) e porte. Le quattro porte principali erano orientate sui quattro punti cardinali: a nord la Porta Aurea, a sud la Porta della Giustizia, ad est la Porta della Sirena e ad ovest la Porta Marina.

LA BASILICA
La Basilica, conosciuta anche con il nome di Tempio di Hera, è il più antico dei templi e la sua costruzione risale al VI secolo a.C. Il tempio ha nove colonne frontali e 18 laterali. Le colonne sono decorate con piccole foglie, rose e fiori di lotus. Il tetto era di legno coperto con tegole di terracotta. 
Il Tempio di Hera era costituito da diversi spazi: un peristilio, vale a dire lo spazio riservato ai fedeli; il pronao; la cella, cioè il nucleo del tempio ed infine l'adyton, la stanza dove veniva conservato il tesoro. 

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La Basilica

TEMPIO DI POSEIDONE
Il tempio di Poseidone o Nettuno risale al V secolo a.C. Ha sei colonne frontali e 14 sui lati lunghi. I sacrifici e le cerimonie religiose avvenivano solamente all'esterno del tempio. L'interno dell'edificio era caratterizzato da alcuni spazi: il peristilio, vale a dire la parte  riservata ai fedeli; il pronao; la cella, vale a dire il nucleo del tempio elevato di circa 140 cm rispetto al peristilio ed infine l'epinao, simile al pronao avente la semplice funzione di distribuzione simmetrica dello spazio. Il Tempio di Poseidone è il meglio conservato dei tre grandi templi.

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Tempio di Poseidone

TEMPIO DI CERERE
Costruito intorno al VI secolo a.C., con sei colonne frontali e 13 laterali, questo tempio ha delle particolarità che lo differenziano dagli altri due. La prima particolarità è la presenza del frontone alto. Inoltre, la pianta interna era molto più semplice. Infatti, era composta dal pronaos, vale a dire il vestibolo anteriore e la cella. I capitelli in stile ionico sono i più antichi rinvenuti in Italia. Sul lato sud del tempio vi sono delle tombe cristiane, testimonianza della trasformazione di questo edificio in Chiesa cristiana nel Medio Evo. 

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Tempio di Cerere

IL FORO
Il Foro era il centro della città e risale al III secolo a.C. Situato nella parte bassa della città, il foro era un luogo d'incontro dei cittadini. I contadini vendevano i prodotti della terra, gli artigiani esponevano i loro manufatti, i mercanti arrivavano dal mare con le loro merci e i professionisti (medici, architetti e maestri di scuola) incontravano i clienti. La piazza aveva forma rettangolare ed era circondata da portici. Inoltre, il foro era utilizzato da giocolieri, mimi, prestigiatori e danzatori per gli spettacoli. Gli uomini popolavano il foro; infatti, per le donne era considerato disdicevole. 

L'ANFITEATRO
L'anfiteatro risale al I secolo d.C. In genere, gli anfiteatri erano destinati alle lotte dei gladiatori e degli animali; per questo motivo, venivano costruiti alle periferie della città. A Paestum l'anfiteatro si trova nel centro della città. Questa particolarità è dovuta a due possibili spiegazioni: la prima è che spettacoli e giochi avevano luogo sulle piazze dei centri abitati e quindi si è scelto un luogo vicino al foro; la seconda è che l'area al momento della scelta era ancora periferica e poco abitata. La metà orientale della costruzione è ancora da scavare, in quanto una strada moderna lo divide in due. 

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L'Anfiteatro

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE  
Nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum sono conservate delle metope (formella in pietra scolpita a rilievo) di pregevole valore. Inoltre, presenta statuette in terracotta risalenti al VII secolo a.C. 
Una sezione è dedicata ai vasi ed anfore. Inoltre, del periodo romano abbiamo ritratti in marmo. 
Un cenno a parte meritano: la statua in terracotta policroma di Poseidone rinvenuta nel 1952; la testa virile in bronzo del IV secolo a.C. ritrovata nel fiume Sele e il busto femminile in terracotta mancante della testa. 
La scoperta della Tomba del Tuffatore ha costituito il più scovolgente rinvenimento archeologico del secolo poichè ci pone per la prima volta di fronte a pitture greche databili tra il 480 e il 470 a.C. 
Si tratta di una normale tomba a cassa, vale a dire formata da cinque lastre di calcare. Ciò che la differenzia dalle altre è il fatto di essere completamente dipinta all'interno. Nel primo lato lungo, abbiamo la rappresentazione di due personaggi impegnati in una scena d'amore e altri tre occupati a giocare. Nel secondo lato lungo, abbiamo un banchetto funebre con cantori, suonatore di flauto e suonatore di lira. Nel primo lato corto, abbiamo un uomo mentre nel secondo lato corto troviamo tre personaggi tra cui una fanciulla vestita di bianco che suona il flauto. La lastra di copertura ci offre la rappresentazione che ha dato il nome alla tomba: in uno spazio aperto si lancia un tuffatore dall'alto di un trampolino. Questa elegante raffigurazione sta ad indicare il passaggio da questa vita verso l'aldilà. 

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Tomba del Tuffatore

CONSIGLI UTILI

Tempo consigliato per la visita: Mezza giornata (solo zona archeologica). Due o più giorni se si desidera andare al mare. 

Informazioni sui prezzi
Biglietto combinato Area Archeologica + Museo Archeologico Nazionale: €6,50
Biglietto solo per il Museo Archeologico Nazionale: €4,00
Orari: 8:45/19:45 
Chuiso il primo e il terzo lunedì del mese. 

Dove dormire: Hotel Poseidonia Mare
(Via Torre di Mare, 16 Capaccio-Paestum).  
Ottimo hotel 3 stelle situato vicino al mare di Paestum e a soli due Km. dal sito archeologico. Possibilità della mezza pensione. Ottimo rapporto qualità-prezzo.